Alla fine degli anni ’90 Claudio, assieme ai suoi fidati collaboratori, decide di “mettere mano” ad un importante progetto discografico, a cui tiene molto: registrare le canzoni che più di tutte sono divenute canto del suo popolo, quelle canzoni che scandiscono maggiormente anche i momenti comuni del Movimento di Comunione e Liberazione e che trovano posto all’interno del “libretto blu” dei canti di CL. Vuole questo lavoro rigorosamente unplugged, in cui emerga una sonorità essenziale, matura e piena di energia (come già in Chieffo&Piano e in Di più), che sappia valorizzare il più possibile le sue intuizioni musicali originali. Affida questo compito musicale a Fabrizio Scheda, da oltre vent’anni suo fidato chitarrista, e all’amico Renato Crepaldi. In ogni brano è possibile ritrovare gli elementi originali concepiti da Chieffo (arpeggi, tempi, etc.). Questo CD è il primo “frutto” di questo lavoro (seguito da lì a pochi mesi dal CD “Liberazione”) che raccoglie le prime 13 canzoni delle 26 individuate. Il suono delle chitarre è reso magistralmente dal Music Master, evidenziando corpo e sonorità che raramente si riescono ad ascoltare ancora oggi nelle incisioni. La voce di Claudio è bellissima, l’interpretazione magistrale: buca direttamente il cuore. Assieme ai suoi preferiti (Cash, Cockburn, Dylan, Waits, etc), negli ultimi suoi mesi di vita, Chieffo ascolta proprio queste canzoni, di cui dirà: “Questo è il miglior modo di interpretarle, dove le sento pienamente mie.” Le stesse incisioni saranno poi riproposte nel CD dello Spirto Gentil “è bella la strada”.