L’aviatore

Parole e musica di Claudio Chieffo
marzo 1991
ad Andrea Mandelli


Le nuvole della menzogna dicono di essere il cielo,
ma sono grigie come l'asfalto e tolgono il respiro;
il sole lo vedono solo loro e lo raccontano come gli pare,
ma sono nere come la morte e non lasciano respirare...

Ma io col mio aereo d'argento ho sfidato le nuvole
e, grazie a Dio, ho visto il cielo
e non volevo guardare indietro, non potevo tornare indietro,
non volevo tornare...

Le nuvole della menzogna assumono le forme più strane,
ma hanno gli occhi dei serpenti e un cuore di squame.
I vetri si erano appannati, allora ho puntato dritto contro il sole,
ho respirato forte forte e ho cominciato a salire...

E io col mio aereo d'argento ho giocato le nuvole
e, grazie a Dio, ho visto il cielo
e non volevo guardare indietro, non potevo tornare indietro,
non volevo tornare...

Quando ho visto la terra così lontano credevo di essere perduto,
ho spento il motore dell'aereoplano nel silenzio assoluto...
allora ho sentito la musica vera, che le nuvole vogliono soffocare,
la musica del silenzio che ci fa cantare...

E noi sull'aereo d'argento abbiamo vinto le nuvole
e, grazie a Dio, questo è il cielo
e non vogliamo guardare indietro, non possiamo tornare indietro,
non vogliamo tornare...
mhmhmhmh